Vent’anni dopo il primo tentativo, le aziende televisive e audiovisive italiane hanno deciso di unire le forze sotto le insegne di Aniba, per condividere regole e obiettivi, ma anche per frenare il dumping da parte di alcuni concorrenti esteri diretti, che acquistano i diritti e anche chiedere la produzione. Tredici i soci fondatori, con altri pronti ad entrare sotto le insegne di Aniba, che oggi rappresenta il meglio delle produzioni televisive italiane ed estere: sport (dalla Serie A alla Champions League di calcio, dalle Olimpiadi a Fi e MotoGP), reality show ( Isola dei Famosi, Grande Fratello, La caserma), programmi in studio (X Factor, Italia’s got talent, Di Martedì, Non è l’arena) e tg. Complessivamente rappresentano circa 2.200 dipendenti e hanno prodotto un fatturato